lunedì 9 aprile 2012

Informazione di servizio: Signora Extra Item Seat (e alcuni consigli sugli aeroporti low-cost)


La mitica Landola J80: ora anche compagna di viaggio!
Siete dei chitarristi amatoriali come me e separarvi dalla vostra chitarra significa patire atroci sofferenze fisiche e spirituali? In questo caso, c'è solo una cosa da fare: portare lo strumento con voi. Ma come procedere? É meglio dichiararlo come bagaglio o portarlo a bordo? Qual è la soluzione più conveniente? Con questo post cercherò di rispondere a tali impellenti quesiti, basandomi sulla mia personale esperienza. Vi illustro la mia situazione: sono l'orgoglioso possessore di una Landola J80, una chitarra acustica finlandese di un certo valore, sia economico che affettivo. Per il suo trasporto acquisto un'apposita custodia rigida della Epiphone, le cui misure sono 122 cm di lunghezza e 45 di larghezza. Per recarmi in Germania acquisto quindi via internet un biglietto Ryanair, destinazione Duesseldorf Weeze (addizionale informazione di servizio - solito trucco della compagnia irlandese: questo aeroporto dista parecchi km da Duesseldorf, praticamente risulta al confine con i Paesi Bassi! Ricordo la prima volta che vi sono atterrato: è notte, circa le 23:00, con estrema urgenza mi dirigo verso la zona taxi e dispongo “nach Duesseldof, bitte!”; un simpatico tassista turco mi squadra con un sorriso beffardo, intuendo la mia ignoranza, e risponde: “Junge, Duessoldorf è a più di 100 km da qui...te lo puoi permettere?”. Ovviamente no. Conclusione: una bella nottata trascorsa nella sala d'attesa nel ridente aeroporto di Weeze). Ma torniamo al nostro argomento: la chitarra e come imbarcarla. Leggo in alcuni forum che la compagnia irlandese permette di portare a bordo anche bagagli che superino le dimensioni accordate (uno zaino o un piccolo trolley), a patto che tale bagaglio venga dichiarato come...passeggero! Per suffragare tale teoria, chiamo direttamente la biglietteria Raynair del mio aeroporto di partenza e mi si propongono due soluzioni: la prima è imbarcare la chitarra nella stiva, pagando 50 euro; la seconda opzione prevede appunto la possibilità di portare la chitarra a bordo, acquistando un biglietto come se lo strumento fosse un passeggero. Se la prenotazione viene effettuata online, occorre specificare nello spazio del nome del passeggero “ITEM” (in inglese: oggetto, articolo), e nello spazio riservato al cognome “EXTRA SEAT” (posto extra). Et voilà, il gioco è fatto. Curiosamente, vi verrà chiesto di inserire anche un titolo per il vostro strumento (signora, signore o dottore). Per la mia Landola la scelta è obbligata: signora! Per concludere l'operazione, occorre inserire gli ulteriori dati necessari (data di nascita, numero di documento, ecc., ovviamente tutti relativi a voi, non alla chitarra!). Stampate il biglietto e presentatelo al check in. Una volta a bordo, sistemo la chitarra nel sedile al mio fianco, e per fissarla al meglio le hostess mi forniscono una prolunga per le cinture di sicurezza. Essendo i biglietti molto economici, ho preferito scegliere questa opzione (e anche perchè non oso pensare in quali condizioni avrei trovato lo strumento e la custodia, se l'avessi imbarcate in stiva!). Ora la fedele Landola è qui vicino a me, e non vedo l'ora di suonarla per le strade e i parchi delle città tedesche, non appena il gelo primaverile farà spazio al tiepido sole estivo!

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