venerdì 1 giugno 2012

"Betriebsausflug" stile Coppa Cobram


Con il termine "Betriebsausflug" ci si riferisce in Germania alla gita aziendale: si trascorre insieme ai colleghi una giornata in allegria e si consolida così lo spirito di gruppo. Con mio grande piacere anche la scuola dove lavoro organizza un'escursione in bicicletta con tutto il personale. Durante il "Teambesprechung" (riunione di lavoro, che qui in Germania viene accompagnata di solito da una pantagruelica colazione) pianifichiamo ogni minimo dettaglio, fino al colore delle magliette da indossare (ma non prendiamo una decisione definitiva, in quanto mi oppongo al rosa pastello proposto da una collega). Il piano è ambizioso, almeno per un italiano non abituato ad usufruire dei vantaggi delle infinite piste ciclabili che attraversano boschi e costeggiano fiumi: 40 km in bicicletta, pranzo al sacco e sosta al Biergarten. Tutto sembra perfetto, ma non abbiamo fatto i conti con il tempo atmosferico, piuttosto dispettoso in queste occasioni. L'ultimo fine settimana è stato "grossartig", magnifico, ma i peggiori agenti atmosferici decidono di allearsi per giocare un brutto scherzo alla nostra gitarella. Controllo regolarmente le previsioni e la mia preoccupazione cresce sempre più, soprattutto quando noto l'indifferenza dei teutonici nei confronti nell'imminente acquazzone. Bisogna ricordare che qua in Germania l'attitudine verso il maltempo è ben diversa dalla nostra. Lo si sopporta con paziente rassegnazione e non si rinuncia agli impegni intrapresi. "Es gibt kein 

schlechtes Wetter – es gibt nur die falsche Kleidung!“, ossia "non esiste il brutto tempo, solo vestiti sbagliati!" è un modo di dire illuminante per comprendere l'atteggiamento teutonico nei confronti delle intemperie. E così il giorno fatidico, incuranti del cielo minaccioso sopra di noi, ci incontriamo nel punto di partenza prestabilito per affittare le bici e partire, zaino in spalla e giacca a vento a portata di mano. Inizialmente il tempo è piacevole e per due ore tutto fila liscio. Poi, a partire dalle 14:00, arriva il diluvio universale. Il video del povero Fantozzi impegnato nelle fatiche della Coppa Cobram rende bene l'idea. Secchiate d'acqua allietano la nostra escursione pei boschi, il vento scherza col cappuccio della mia giacca e il fango schizza sui parafanghi . Devo dire che, malgrado il fortunale, mi diverto parecchio, anche se a volte faccio un po' di fatica a tenere il ritmo del "peloton" dei miei 10 colleghi. Mi sono sempre definito un tipo sportivo e recentemente la mia prestazione nei 10 mila metri (corsi in 48 minuti netti) mi riempiva di un certo orgoglio. Eppure in certi tratti non riesco a tenere l'andatura delle mie colleghe over 45, sicuramente non più longilinee del sottoscritto ma più abituate a prestazioni in condizioni estreme. La gita termina infine dopo 5 ore e circa 50 chilometri in una "Kneipe" (Birreria) dove, bagnati ma contenti, mangiamo e beviamo in armonia. Mi sorprende che nessuno si lamenti del tempo e tutti, proprio tutti, siano d'accordo nel considerare l'escursione un grande successo. Anche io torno a casa soddisfatto, anche se alquanto affaticato. Preferisco però fare sport con una leggera brezza che mi accarezza il viso e il sole che mi scalda la pelle. In Italia.

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